Intervista a Francesco Felini - Ice Cube

Intervista a Francesco Felini

 
10 Settembre 2019

Intervista a Francesco Felini

Abbiamo intervistato Francesco Felini, Bar Manager del Columbus, utilizzatore del nostro ghiaccio.

D: Cosa ti piace di più del tuo lavoro?
R: Sicuramente il contatto con le persone.
Prima di tutto, dobbiamo sempre cercare di fare informazione, trasmettere conoscenze ai clienti. E poi il barman deve essere anche oste: deve occuparsi dell’atmosfera e far sentire ognuno a proprio agio.
Non chiedo mai ai miei ospiti il loro drink preferito, ma più di che cosa hanno voglia e cosa desiderano. Il mio lavoro consiste proprio nella scoperta dei loro gusti e nella creazione. Mi considero fortunato per il bellissimo lavoro che faccio. Amare quello che si fa è una fortuna non riservata a tutti.

D: Qual è il cocktail a cui sei più legato e perché?
R: Non posso indicare un solo cocktail. Bere, così come mangiare, sono esperienze legate agli stati d’animo che cambiano durante la vita. In generale non amo i cocktail dolci e preferisco i grandi classici. Dry Martini cocktail servito piccolo, molto ghiacciato oppure un buon Margarita.
Ma se proprio devo pensarne uno ti direi il TOM Collins: è un cocktail sacro, uno dei pilastri della storia dei drink, la cui ricetta risale al 1800. Un cocktail semplicissimo, ma che grazie al suo sapore fresco e aromatico è diventato un classico e un mio cavallo di battaglia all’inizio della mia carriera lavorativa.
Al Columbus tuttora ne proponiamo una versione in chiave moderna con Gin Hendricks, St. Germain e Tonica ai Fiori di Sambuco.

D: Quant’è importante il ghiaccio nei cocktail?
R: Fondamentale!
Molte volte si sorseggiano cocktail privi di gusto perché troppo annacquati.
Nella preparazione di un cocktail la funzione del ghiaccio e soprattutto il modo in cui lo si utilizza è di primaria importanza nella riuscita finale del prodotto.
Altra avvertenza è la qualità del ghiaccio, che è direttamente proporzionale alla sua trasparenza.
Il che significa che il ghiaccio puro è trasparente, mentre quello opaco contiene residui contenuti nell’acqua.

Grazie Francesco!